mercoledì 22 febbraio 2012

Lettera aperta del nostro sindaco

Ciao, sono Stefano, ma già mi conosci! Fa piacere leggere di questa pagina dove ognuno esprime le sue opinioni. Che grande paese il nostro....ricco di persone che ci mettono la faccia tutti i giorni per dare il proprio contributo...poi c'è chi usa maschere e passamontagna per fare lotte in piazza o su internet e chi le mette di solito non ha buone intenzioni....si può comprendere la protesta, il dibattito, anche acceso ecc ecc, ma io adoro il volto e gli occhi della gente con cui parlo. Di chi mi critica, di chi mi sostiene. Chi amministra, o guida associazioni oggi, e chi l’ha fatto in passato ha sempre DATO, sbagliando, indovinando, vivendo in un momento di ricchezza o come ora di povertà di fondi e risorse. Ho imparato a non criticare da dietro ma frontalmente, a volte sbagliando ma sapendo chiedere scusa. Credendo di essere il più bravo, ma accorgendomi che un più bravo non c’è. E questo soprattutto ora che sono Sindaco. Amico o amica ciò che fai è sicuramente uno stimolo per la dialettica e il dibattito, ma una furberia. Perché se non volevi fare politica, hai iniziato così….con un commento politico e su un’ordinanza fatta da persone che hanno lavorato in comune dalle 8 alle 19, ascoltando telefonate di anziani o persone che avevano bisogno e coordinando chi correva con ruspe e trattori a spalare neve o come chi dentro il paese l’ha fatto a mano per giorni e ininterrottamente. C’è molta gente che ha voluto personalmente ringraziare queste persone, per rispetto e ammirazione. Sei una persona (o più di una) che naviga in internet e quindi o in cattiva fede o forse distratto, non hai preso visione delle informazioni sul sito comunale o su facebook o sui manifesti o ovunque tu voglia dove c’era riportato che gli uffici erano aperti per quelle ore e soprattutto c’erano più di 5 recapiti telefonici reperibili. Comunque tutto è perfezionabile, ma il lavoro è stato ottimo, così come l’ordinanza (fatta in molti comuni, come ricordava qualcuno), perché la scusa di un paese anziano non regge in una critica. Mi sembra speculare “politicamente” appunto su una criticità, come anche per altre che hai indicato. Ma fai bene… perché viva la democrazia tutti abbiamo il diritto di criticare. Dobbiamo farlo per migliorare ciò che ci circonda….mi piace il tuo blog e fai bene a esporre problemi o fare osservazioni….ma chi ti dice che se mettessi il tuo volto saresti più credibile non dice una cosa di poco conto….tu però scrivi liberamente. Tutto è utile. Tutto. Siamo un grande paese democratico anche se spesso si pensa il contrario (ma questo lo si dice per partito preso il più delle volte) e i casperiani oltre che essere ospitali, sono un popolo che ascolta, sa giudicare bene proprio per questo. Ascolta bene, vede bene e rispetta anche chi la pensa diversamente…purchè col coraggio di metterci la faccia….anzi ti dirò, così gli vuole pure bene. AMICO mettici la faccia così posso stringerti la mano quando ti incontro…a presto sul tuo blog o su fb

5 commenti:

  1. Caro Sindaco premetto che sono stato un tuo sostenitore, ti ho votato ma ti sei rivelato una grande delusione!sei bravo con le parole, molto bravo, ma i fatti lasciano molto a desiderare!La tua lettera è soltanto una sviolinata!Per quanto riguarda la persona che ha aperto questa pagina ti faccio i miei complimenti, bella iniziativa e hai fatto molto bene a non rivelare la tua identità, perchè non importa, ma importa quello che uno scrive e pensa!

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  2. Pardon, avevo dimenticato di scrivere la risposta data al mail di Stefano Petrocchi...
    ecco il testo
    Caro Stefano, vorrei con il tuo consenso pubblicare la mail sul blog.
    Accetto le critiche e credimi non è per codardia che non mostro il mio volto. Concordo con te sul fatto che chi amministra non sempre riesce a soddisfare le esigenze di chi vive il paese.
    Il blog non nasce, come ampiamente avrai potuto leggere su FB (nonostante più di 253 visite uniche sul blog nessuno si è degnato di postare un commento) per distruggere o buttare fango sull'amministrazione e il post sull'ordinanza comunale è uscito di getto immaginandomi la scena di una coppia di anziani "costretta" a seguire passo dopo passo ciò che l'amministrazione richiedeva.
    Non metto in dubbio che il lavoro svolto da molti (sia all'interno che all'esterno del centro storico) sia stato faticoso e impegnativo e di questo devo complimentarmi con chi ha reso possibile ciò.
    L'idea del blog parte da un'ordinanza per poi proseguire il suo naturale iter seguendo da vicino le associazioni, le manifestazioni e tutto quello che concerne il tessuto sociale degli aspresi; non mancheranno anche fatti di cronaca locale condito con ironia e la giusta dose di criticità.
    Questo è il blog, questa è "l'idea" del blog, un blog aperto a tutti senza censura, dove non c'è niente di offensivo nei confronti dei miei concittadini (anche se nei commenti ho letto cose che mi hanno fatto letteralmente accapponare la pelle) che in un modo o nell'altro si sentono presi in causa, ma solo una critica aperta a tutto ciò che ruota intorno al nostro paese che per quanto democratico dica di essere mostra, a volte la sua anima più nera ed intollerante.
    Spero di poterti annoverare tra i mie "Lettori"

    Aspetto tue notizie.

    Grazie!

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  3. Ho dato un'occhiata ai commenti su Facebook e la mia idea che comunque ci siano delle "congreghe" che a priori giudicano male chi non condivide l'operato dell'amministrazione si è rafforzata. "O con me o contro di me" è più vivo che mai. Purtroppo, in paese si giudicano le persone e non le performances e quindi non c'è mai obiettività. Sono convinto che l'anonimato, oltre a suscitare una curiosità che altrimenti sarebbe già svanita, dia la possibilità a qualcuno di esprimersi più liberamente. E comunque, se veramente ci si mettesse la faccia, come auspica il Sindaco, non ci sarebbe il pettegolezzo continuo su tutto e tutti. O no?

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  4. Secondo me c'è stato un qui pro quo clamoroso intorno a questa storia: premetto che sono una delle persone critiche nei confronti di questo blog ma assolutamente, e lo dico nella maniera più ferma, non mi è sembrato di cogliere alcunché di critico nei confronti dell'amministrazione comunale, limitatamente all'articolo circa l'ordinanza neve.

    Quello che invece mi fa pensare è il fatto che quest'articolo, senz'altro scritto di getto visto la vena satirica che lo caratterizza, pecca un po' di superficialità soprattutto riguardo all'approccio al problema affrontato: l'amministrazione, al momento dell'emanazione dell'ordinanza, non credo abbia dimenticato il fatto che all'interno delle mura la popolazione residente sia in maggior parte anziana. L'ordinanza poi non è un atto con cui l'amministrazione OBBLIGA la popolazione ad assolvere determinati compiti , pena la sanzione pecuniaria per gli inadempienti: è semplicemente un elenco di precauzioni e indicazioni che si raccomanda, o si consiglia, di prendere e seguire in caso di necessità ed è rivolta principalmente a chi è nella condizione di poter dare un contributo attivo nelle operazioni di ripristino della sicurezza pubblica. Il vecchietto che sta a letto e non può muoversi non è in nessun modo obbligato ad alzarsi e ad andare a spalare la neve nei 4 metri quadrati antistanti la sua abitazione, a staccare i ghiaccioli penzolanti dalla grondaia o a trasportare secchi di neve in giro per il paese per trovare un luogo idoneo al deposito della stessa che non intralci la pubblica via. no! In questi casi provvede il personale autorizzato alla pulizia delle strade a ripristinare la viabilità nel centro storico. Si potrà dire magari che il servizio non è stato celere, questo è vero, ma bisogna anche tenere in considerazione il numero ridotto del personale a disposizione e anche della naturale conformazione urbanistica di Aspra: lo spazzaneve non può passare in paese sui gradini e nei vicoli stretti...lo spazzaneve sono le braccia dell'operatore!
    La neve è un evento eccezionale a Casperia: ho le mie radici qui, ci sono nato, e ci sono vissuto per 25 anni, quanti ne ho, e di nevicate così abbondanti non ne ho mai viste: ho sentito parlare della nevicata del 1985 e prima ancora di quella del 1956....e questa cadenza pluridecennale fa capire come Casperia, e tutta la Bassa Sabina (e perchè no, anche Roma) sia completamente non attrezzata per fronteggiare emergenze del genere. (continua...)

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  5. Prendendo spunto da questo problema, vorrei anche discorrere più ampiamente sul concetto che hai espresso nel primo post da te pubblicato. Cito testualmente :"tempo fa quando decisi di abbandonare il caos romano per trasferirmi ad Aspra ero convinto che in luoghi come questi la res publica si potesse amministrare come una piccola società a conduzione familiare dove insieme cittadini e amministrazione comunale si adoperassero per il "bene comune" rendendo ancora più vivibile la vita in questo meraviglioso borgo.".

    Mi fa piacere che tu abbia a cuore il paese, ti fa onore, però secondo me (personalissimo parere percui opinabilissimo) hai una visone troppo "bucolica" della realtà asprese: partendo dal fatto che, secondo la frase fatta più in voga questo momento, c'è crisi, le casse comunali languono, la scure dei tagli ai finanziamenti pubblici non ha risparmiato nessuno, gli interventi sul territorio sono minori e quindi è minore l'impatto che l'amministrazione pubblica ha sulla pubblica opinione. Non nego che gli interventi fatti potevano essere eseguiti secondo un diverso ordine di priorità, però ogni amministrazione, nel bene e nel male, cerca in qualche maniera di portare benefici alla realtà che gestisce. I problemi come Casperia, realtà insignificante nel panorama italiano, ce li ha Roma, ce li ha Milano, mondi completamente distanti dalla nostra realtà: hanno problemi proporzionati alle loro dimensioni, alla loro popolazione, alla loro struttura interna e fondi però non adeguati alla risoluzione completa di tutte queste emergenze; riduci tutto ad una scala diecimila volte più piccola: Casperia ha i suoi problemi e risorse non adeguate alla loro completa risoluzione.

    Penserai concluda con un "tutto mondo è paese", ma no , non è così: o meglio attualmente è "forzatamente così", anche se si può fare di meglio, però, sempre a mio modesto avviso, certe questioni vanno affrontate ponderandole con maggiore accortezza...

    Cordiali saluti.

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