Cari amici,
ecco a voi il testo della lettera che verrà presto inviata al Sindaco e all'amministrazione di Casperia.
Le firme potranno essere depositate presso il Friend's Cafè o chieste direttamente a Giovanna Somai, Massimetto, Giulio Pietrantoni, Jennifer Scheda.
Al Sindaco di Casperia
All’ Amministrazione Comunale di
Casperia
Essendo venuti a conoscenza, sulla decisione
di questa Amministrazione, di voler posizionare sul territorio comunale un
traliccio per installazione di stazioni di radio base per telefonia mobile e tele comunicazioni, i
sottoelencati cittadini scrivono quanto segue:
E’ ormai tristemente noto a tutti come
l’esposizione a campi elettromagnetici comporti un’aumento dell’insorgenza di
leucemia infantile, testimoniato, da una notevole percentuale delle ricerche
sull’argomento, che puntualizzano, come la vicinanza alle radiazioni
elettromagnetiche crei: “un rischio
cancerogeno soprattutto nei bambini che vivono nei pressi di una sorgente di
campo” (leucemia infantile).
Oggi, il proliferare selvaggio delle
sorgenti di campo elettromagnetico ha generato un incredibile aumento delle
persone potenzialmente esposte ai rischi derivati da tali installazioni ed è
particolarmente evidente nelle aree urbane, dove lo sfruttamento del territorio
è così capillare, da consentire ad esempio, l’installazione sulle nostre case,
scuole, ospedali, edifici pubblici e privati di centinaia di antenne di radio
base per telefonia cellulare e ripetitori creando in concomitanza con altre
forme di inquinamento: polveri sottili, cibo, CO2 etc…. effetto di dannoso
accumulo sull’organismo.
Se ciò è particolarmente evidente nelle aree
urbane, in aree rurali ed a bassa densità abitativa come per esempio la sabina
e in particolare il comprensorio di
Casperia risulta irrilevante; ma… la fortuna forse, od il privilegio di vivere
in un territorio fino ad ora integro ed esente da rischi ambientali potrebbe essere minacciata da incaute scelte dell’
amministrazione Comunale non condivise
con tutta la popolazione.
L’amministrazione ha bloccato
l’installazione del traliccio a un privato cittadino che era disposto ad
autorizzarne l’installazione sul proprio terreno all’insaputa dei vicini.
Il divieto dell’installazione operata
dall’ Amministrazione ad un privato cittadino è stato un atto di coerenza con i
presupposti e la vocazione ambientale virtuosa di questi luoghi, divieto
sostenuto dall’ esistenza di un regolamento.
Apprendiamo dai giornali che la società
telefonica ha ricorso al TAR ma quest’ultimo ha dato ragione all’ Amministrazione
Comunale.
L’attuale giurisprudenza nega agli enti
locali di impedire totalmente l’istallazione delle antenne e per evitare che un
gestore ricorra alla Magistratura contro un diniego totale gli Enti Locali, pur
non avendo un obbligo preciso, adottano un Regolamento che mira almeno a
disciplinare a livello urbanistico dove mettere e dove impedire l’istallazione;
in una delle ultime leggi approvate dal Parlamento presentate dal Governo Monti
vi è un ulteriore regime di semplificazione per l’istallazione delle antenne,
ottenuto grazie alle pressioni dei gestori di telefonia.
Eppure esiste nel diritto europeo il
principio di precauzione, principio che si deve applicare nel momento in cui la
ricerca scientifica non possiede elementi rassicuranti sulla sicurezza e la
salute di un qualsiasi prodotto o servizio.
Eppure esiste quell’ Istituto chiamato
“assemblea cittadina” che permetterebbe
di realizzare un dibattito condiviso e partecipato con i propri
cittadini, di ascoltare anche delle voci autorevoli del settore medico sui
rischi connessi a tali installazioni e valutare
le soluzioni tecnologiche meno impattanti .
Siamo ancora in tempo per invitare l’
Amministrazione Comunale a rivedere
insieme alla popolazione le proprie scelte nell’interesse primario dei cittadini,
quello della salute ?
Signor Sindaco, quale garante della
salute pubblica ci appelliamo, affinché tuteli veramente i suoi cittadini da rischi
ambientali, proponendo un incontro pubblico nel quale si instauri un dibattito
sui metodi e le ragioni che hanno spinto l’amministrazione a prendere decisioni
cosi importanti per la salute pubblica e infine ci auguriamo che tramite un
civile contraddittorio con tutte le parti, si possa
raggiungere una soluzione
trasparente, condivisa e di tutela della salute pubblica.
Firmatari
Di seguito troverete copia della lettera in formato jpg, diffondetela e mi raccomando:
FIRMATE FIRMATE FIRMATE!!!